La convenzione tra pubblico e privato negli impianti sportivi

Pubblico Privato

La convenzione tra pubblico e privato negli impianti sportivi

I contratti di Partenariato Pubblico Privato sottendono, come noto, la necessità di strutturare un contratto complesso volto alla gestione di rapporti pluriennali, nonché la connessa lucidità e lungimiranza nel prevedere anticipatamente tutti i correttivi atti a mantenere l’equilibrio dell’operazione sino alla sua naturale scadenza.

La costruzione dello strumento concessorio richiede notevoli e profonde competenze a livello di contrattualistica pubblica, posta la necessità di regolare il rapporto concessorio sia in logica partenariale, quindi contemperando gli interessi coinvolti, sia considerando l’essenzialità dell’obiettivo primario di cura dell’interesse pubblico da parte dell’Ente procedente.

L’allineamento della proposta di project financing, rectius rapporto concessorio, alla normativa di riferimento applicabile, garantisce indubbia tutela per l’Amministrazione comunale. Ciò che appare come scontato, presta spesso il fianco a potenziali errori, in quanto manca spesso la consapevolezza approfondita del completo perimetro dell’operazione e, di conseguenza, della normativa applicabile. Consueta l’applicazione del Codice dei Contratti Pubblici, nonché del Codice Civile, non va trascurata la normativa tecnica applicabile di riferimento che solo mediante una approfondita analisi multidisciplinare è correttamente rilevata ed applicata nella strutturazione dell’intero progetto con necessaria traduzione in clausole contrattuali ad hoc.

La convenzione tra pubblico e privato negli impianti sportivi – AIS INFORMA

Nel caso degli impianti sportivi, la disciplina di cui al codice dei contratti pubblici si interseca con normative altrettanto speciali, quale ad esempio il D.Lgs. 38/2021, che può comportarne una parziale deroga in favore di procedimenti disciplinati dalla L. 241/1990 che si innestano nell’iter di approvazione della proposta.

La convenzione assume, quindi, fondamentale rilevanza poiché le clausole devono essere elaborate in modo chiaro e puntuale, in quanto assolvono il compito di regolamentare il futuro rapporto concessorio e di attribuire la qualificazione giuridica dell’atto negoziale come contratto di Partenariato pubblico privato, declinato poi nelle sue varie sfaccettature codificate nel D.Lgs. 36/2023.  

La convenzione si pone, quindi, quale custode – specularmente al piano economico e finanziario – della corretta allocazione dei rischi dell’operazione e che il privato deve assumere nella gestione del servizio. Rischi inquadrabili innanzitutto nelle macrocategorie del rischio operativo e di costruzione, nonché di tutti i rischi dell’operazione di norma sintetizzati nel documento denominato matrice dei rischi allegato al contratto.

Articolo a cura dello Studio Caravaggioni

Riqualificare gli impianti sportivi

Riqualificare gli impianti sportivi – Gli strumenti a disposizione

Un’analisi dettagliata delle strategie per ottimizzare l’utilizzo degli impianti sportivi attraverso interventi di riqualificazione, esplorando soluzioni tradizionali e innovative.

Riqualificare gli impianti sportivi
Riqualificare gli impianti sportivi – Gli strumenti a disposizione – AIS INFORMA

La crescente richiesta di disponibilità di infrastrutture sportive accessibili presenti nel territorio comporta, per le Amministrazioni pubbliche, la necessità di implementare la fruibilità ed utilizzo degli impianti sportivi dovendo, peraltro, spesso intervenire con opere di riqualificazione ed ammodernamento di strutture già esistenti.

Le modalità di intervento possono essere riassunte in due macrocategorie, l’una afferente all’alveo dell’appalto pubblico l’altra, invece, della concessione (quindi facendo ricorso a logiche partenariali).

Riqualificare gli impianti sportivi: L’appalto pubblico

Come noto, l’appalto di Lavori costituisce la forma più tradizionale di realizzazione di un’opera interamente a carico dell’Amministrazione Pubblica. Si tratta, nella sostanza, di uno strumento contrattuale che prevende costi elevati per l’Amministrazione, che dovrà reperire le risorse necessarie alla progettazione e al finanziamento dell’opera e dovrà farsi carico di tutti i rischi dell’operazione, in particolare di quelli legati alla costruzione e ad un possibile ritardo nei tempi di realizzazione del progetto. Senza contare la difficoltà di individuare i contenuti ex ante e la scarsa flessibilità operativa che comporterebbe una restrizione dei servizi ai meri contenuti prescelti dall’ente. L’appalto, inoltre, presuppone la massimizzazione dei profitti derivanti dall’operazione e una inadeguata distinzione tra interesse pubblico e interesse privato.

Il partenariato pubblico-privato (PPP)

L’applicazione del partenariato pubblico-privato, invece, di cui lo schema concessorio nelle sue svariate declinazioni fa da padrone, costituisce indubbiamente il modello che meglio riesce ad interpretare la strutturazione di soluzioni innovative e capaci di generare valore, sia in prospettiva economica che sociale.

Le opportunità legate all’utilizzo delle partnership pubblico-private sono molteplici: il PPP rappresenta infatti un modello di gestione che impone una visione strategica ai soggetti coinvolti che devono cooperare in sinergia, coniugando le direttrici essenziali di uno scenario caratterizzato da scarse risorse pubbliche di bilancio, esigenze sociali ed economiche complesse, risorse e know-how degli operatori economici privati.

Tipologia specifica di partnership applicabile in tale contesto è la concessione di costruzione e gestione o di servizi, declinata spesso nella forma della finanza di progetto o del leasing in costruendo. Queste ultime, difatti, permettono di realizzare una partnership nella quale il privato è co-responsabile con il soggetto pubblico nel raggiungimento di un dato risultato dal quale dipende la sua remunerazione.

La realizzazione di tale modello, che vede centrale il coinvolgimento dei privati, diviene fondamentale nella gestione dei servizi pubblici quale precisa scelta di policy.

I vantaggi del modello PPP

Approcciarsi ad un Partenariato Pubblico Privato (PPP) nell’ottica di riqualificare gli impianti sportivi, significa trasformare la logica di sovvenzione promossa dal Pubblico per passare ad un investimento che genera redditività. La capacità di un progetto di autoalimentarsi implica la selezione di progetti economicamente sostenibili e il monitoraggio costante dall’avvio del progetto per tutta la durata, nonché la selezione di operatori economici privati qualificati.

I progetti remunerativi attirano investitori, la buona riuscita di progetti che vedono un ritorno non solo economico ma anche sociale genera altri progetti, altri investimenti e quindi sviluppo territoriale.

Il Codice dei Contratti Pubblici definisce il PPP come un contratto a titolo oneroso con il quale una Amministrazione conferisce a uno o più operatori economici un complesso di attività per un periodo determinato, in funzione della durata dell’ammortamento dell’investimento del privato. Si tratta, in genere, di attività consistenti nella realizzazione, trasformazione, manutenzione e gestione operativa di un’opera in cambio della sua disponibilità, o del suo sfruttamento economico, o della fornitura di un servizio connessa all’utilizzo dell’opera stessa, con assunzione di rischio da parte dell’operatore economico secondo modalità individuate nel contratto, al fine di realizzare un’operazione che non impatti sui bilanci dell’Ente.

Da non trascurare inoltre l’entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 del D. Lgs 38/2021 il quale introduce alcuni elementi di semplificazione rispetto alla procedura di partenariato pubblico privato ex art. 193 D. Lgs 36/2023.

Entrambe le soluzioni in ogni caso implicano un confronto costruttivo tra pubblico e privato in cui prevale l’interesse pubblico, concentrato in modo particolare sulla promozione della pratica sportiva, accessibilità, inclusività e aggregazione.

Riqualificare gli impianti sportivi
Sudio Caravaggioni – Riqualificare gli impianti sportivi – AIS INFORMA

Articolo a cura di Studio Caravaggioni

Il punto di riferimento per la consulenza specializzata agli Enti Locali

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Energia e Sport: Verso il Futuro Sostenibile

Ne ha parlato il Presidente di AIS Ezio Ferrari in occasione del KEY, la fiera di transizione ecologica ai microfoni di Radio24. Ascolta la puntata

La crisi energetica che ha colpito il mondo intero nell’ultimo anno ha messo in luce una sfida significativa per gli impianti sportivi in Italia. Questo settore, vitale per la salute e il benessere della popolazione, si è trovato a fronteggiare costi in crescita e la necessità di adottare strategie più sostenibili. Il nostro recente incontro alla fiera KEY sulla transizione ecologica ha offerto l’opportunità di esplorare le soluzioni e i finanziamenti disponibili per affrontare queste sfide.

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Ridurre i costi e aumentare la sostenibilità degli impianti è la nuova sfida – AIS INFORMA

Modernizzazione e sostenibilità

Gli impianti sportivi rappresentano un pilastro fondamentale nella promozione dell’attività fisica e dello sport a tutti i livelli. Tuttavia, circa il 60% dei 77.000 impianti presenti in Italia è stato edificato prima degli Anni ’80 e mostra una scarsa manutenzione. Questo ha un impatto diretto non solo sulla sicurezza e l’efficacia delle strutture ma anche sulla loro efficienza energetica. La bolletta energetica annuale per il mancato efficientamento di questi impianti ammonta a circa 800 milioni di euro, un peso non trascurabile per il settore.

Finanziamenti e futuro

Fortunatamente, la risposta a questa sfida è stata pronta e sostanziale. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato 700 milioni di euro per l’ammodernamento e l’efficientamento energetico degli impianti sportivi. A questa cifra si sono aggiunti ulteriori 100 milioni dall’Istituto per il Credito Sportivo (ICS), in collaborazione con l’ANCI. Questi finanziamenti rappresentano una risorsa preziosa per il settore, offrendo un’opportunità concreta per ridurre i costi operativi e aumentare la sostenibilità degli impianti.

Durante l’ultima puntata su Radio24, abbiamo avuto il piacere di ascoltare le voci di Ezio Ferrari, Presidente dell’Associazione Impianti Sportivi, e Giuseppe Rinaldi, Consigliere Delegato di ANCITEL Energia e Ambiente. Entrambi hanno condiviso la loro visione e le strategie per navigare questa transizione verso un futuro più verde per lo sport italiano. La loro expertise e il loro impegno illuminano il cammino verso un settore più efficiente e sostenibile.

Invitiamo tutti gli appassionati di sport e i professionisti del settore a sintonizzarsi sulla registrazione della puntata per approfondire le tematiche discusse e scoprire come possiamo contribuire insieme alla trasformazione degli impianti sportivi in Italia. È un momento cruciale per agire e fare la nostra parte nella lotta contro il cambiamento climatico, promuovendo al contempo lo sport e l’attività fisica come pilastri di una società sana e responsabile.

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Ogni anno il mancato efficientamento degli impianti sportivi costa 800 milioni – AIS INFORMA

Ascolta la puntata qui

Vittorio Grassi Architects firma i nuovi poli scolastici del Comune di Fidenza e di Albaredo D’Adige

Vittorio Grassi Architects vince il concorso “Futura. La Scuola del Progetto di Domani”

Lo studio Vittorio Grassi Architects si aggiudica 2 straordinari progetti nell’ambito del concorso “Futura. La Scuola del Progetto di Domani” previsto dal PNRR Istruzione per sostenere una scuola innovativa, sostenibile, sicura ed inclusiva.

Nel loro insieme gli interventi puntano ad una “nuova idea di fare scuola” e riguarderanno un totale di 216 nuovi istituti scolastici, con sostituzione di quelli esistenti, di diversi ordini distribuiti su tutto il territorio nazionale, grazie a finanziamenti nazionali ed europei. L’obiettivo è delineare una nuova architettura scolastica che sia di ispirazione per tutte le nuove costruzioni.

Il Ministero dell’Istruzione ha aggiudicato allo studio VGA la progettazione e la direzione lavori dei nuovi poli scolastici di Villa Ferro nel Comune di Fidenza (PR) e di Albaredo D’Adige (VR), che comprenderanno sia le scuole primarie sia secondarie, con un possibile futuro ampliamento dei volumi. Il progetto strutturale ed impiantistico sarà a firma di Incide engineering srl, la geologia affidata a Sergio Drago.

Vittorio Grassi Architects vince il concorso “Futura. La Scuola del Progetto di Domani”

Vittorio Grassi, Founder and CEO dello studio, commenta: “Sono onorato di poter firmare, insieme a Incide engineering srl, due masterplan così importanti per l’architettura pubblica. L’aspetto che più mi rende orgoglioso è sapere che questi progetti influiranno positivamente sulle comunità e sulla crescita delle generazioni future. Il concorso Futura è direttamente connesso all’educazione dei nostri figli e, dunque, alla possibilità di immaginare una società migliore. Il ripensamento radicale dell’edilizia scolastica rappresenta oggi una priorità assoluta”.

A guidare lo studio VGA in ogni fase progettuale c’è la consapevolezza che gli ambienti scolastici sono fondamentali per poter garantire una didattica qualitativa ed evoluta, in grado di stimolare la creatività, la socialità e la collaborazione tra gli studenti.

In conformità agli obiettivi e alle guidelines del bando, entrambi i progetti mostrano caratteristiche vincenti ed uniche in termini di innovazione, efficientamento energetico, sostenibilità ambientale, impiego di materiali, sicurezza, adeguamento sismico ed inclusività.

render nuova scuola progetto studio VGA

La semplicità tipologica incoraggia la lettura degli spazi interni, ottimizza l’illuminazione naturale, apre le aule verso il giardino esterno e nasconde la complessità tecnologica integrata all’architettura per nuovi ambienti altamente confortevoli.

Il progetto dei nuovi poli scolastici si fonda sulla concezione multiscalare dello spazio. L’elemento che accomuna le diverse scale di progetto è la concezione del nuovo insediamento come luogo di relazioni, sia spaziali che semantiche e percettive, promosse da un accurato disegno del masterplan, delle tipologie, delle componenti tecnologiche e materiche.

render nuova scuola comune di Fidenza

La sostenibilità ambientale è stata ricercata con criteri di bioedilizia attraverso la scelta dell’orientamento e delle schermature degli edifici, attraverso lo sfruttamento dell’illuminazione naturale e dell’energia termica ed elettrica solare, ma anche attraverso la scelta di materiali naturali e riciclabili, usati in modo efficace. Particolare attenzione è stata dedicata all’integrazione dell’impianto fotovoltaico sulle coperture al fine di massimizzare la resa elettrica da fonti rinnovabili riducendo così l’impatto ambientale delle nuove strutture in termini di consumi energetici. Sono state previste ampie superfici vetrate affacciate sull’esterno e patii interni per portare all’interno dell’edificio la natura e sfruttare al massimo la luce naturale.

Lo studio Vittorio Grassi Architects progetta 2 nuove scuole

Gli interventi si sono sviluppati seguendo una visione essenziale e flessibile di funzioni e ruoli, i nuovi edifici sono pensati per adattarsi ad ulteriori usi extrascolastici, fra cui la palestra e l’auditorium. La volontà è, infatti, far vivere la scuola 12 ore al giorno, anche oltre gli orari di frequenza, restituendole la centralità di spazio di reale aggregazione e crescita, di scambio e condivisione.

Il valore della convivialità e del benessere della comunità scolastica traspare anche dalle scelte fatte sull’area mensa, organizzata anche per gestire diete specifiche (allergie, celiachia, ecc.). L’area refettorio, gestita su turnazioni, è pensata come un unico grande ambiente flessibile con numerosi tavoli per gli alunni e i professori.

render ingresso nuova scuola di Albaredo D'Adige

La comunità ha rappresentato un ruolo centrale nella progettazione di entrambi i nuovi poli scolastici che sostituiranno i precedenti. La continuità del servizio nella fase di transitorio tra demolizione dell’edificio esistente e ricostruzione in altra area verrà garantita usufruendo della possibilità data dalla costruzione della nuova scuola in un’area adiacente a quella da demolire. Inoltre, sono stati proposti interventi migliorativi sulla viabilità e sulle connessioni pedonali anche per l’utenza allargata per raggiungere le scuole limitando al massimo l’impatto sulle abitudini dei cittadini.

La presenza del verde, infine, si pone come un elemento di primaria importanza del linguaggio architettonico: il rapporto con la natura è ricercato sia in modo diretto, attraverso la fruizione del parco e dei percorsi pedonali interni, ma anche attraverso la relazione visiva tra gli ambienti interni alle aule e il contesto paesaggistico.